3 passi del piano di Inbound Marketing strategico e operativo 2017

Quali sono i consigli per un piano di Inbound Marketing strategico e operativo per il 2017?

I vecchi metodi di Outbound marketing – il marketing invasivo, come tutti lo conosciamo – sono ormai superati e tutti concordano sul bisogno di puntare sull’efficienza dell’Inbound marketing.

Per raggiungere gli obbiettivi di business online è sempre necessario migliorare il posizionamento sui motori di ricerca e acquisire leads. Per fare questo bisogna attivare una strategia di marketing che aumenti il traffico di visitatori sul nostro sito e, in un secondo tempo, fare in modo che gli utenti sconosciuti diventino lead qualificati.

MA COME ATTIVARE UN PIANO DI INBOUND MARKETING STRATEGICO E OPERATIVO?

Si devono utilizzare diverse tecniche in base al contenuto proposto e alle persone da raggiungere.

Vediamo come e con quali strumenti sfruttare il potenziale dell’Inbound marketing in 3 semplici passi!

1. VISIBILITÀ

Il primo passo è quello di analizzare e selezionare i canali e gli strumenti a disposizione. Abbiamo predisposto le giuste Call to Action per ottenere lead dal sito? Abbiamo pianificato la distribuzione dei contenuti dal blog? E su quali social media verranno pubblicati?

L’attività principale è certamente quella di creare contenuti e diffonderli in rete, tenendo sempre in mente a quale buyer persona stiamo scrivendo e qual è il suo buyer journey.

piano di Inbound Marketing strategico e operativo

Strumenti:

  • PAROLE CHIAVE – Vuoi raggiungere i tuoi clienti? Parla la loro lingua! Trovare le giuste keywords è un’attività fondamentale per raggiungere gli obbiettivi.
  • RETI – Si devono utilizzare le reti come altoparlanti delle azioni di marketing cercando di utilizzare quelle più funzionali al proprio business.
  • BLOG – E’ fondamentale produrre contenuti unici e di qualità per dimostrare la propria competenza nel settore, senza essere autoreferenziali.

2. ACQUISIZIONE LEAD

L’acquisizione di lead è di fatto la trasformazione di utenti sconosciuti in contatti da “coltivare” per il tuo business. Inizialmente sono sufficienti poche informazioni per avviare un’attività di nurturing.

Realizzando dell’efficienti landing page avremo la possibilità di attirare gli utenti che faranno parte del data base aziendale. I form di registrazione dovranno prevedere campi sempre più dettagliati per qualificare i leads. Nel database dovranno essere create delle liste diverse a seconda delle buyer persona e del loro buyer journey.

cattura lead

Strumenti:

  • CATTURA SUL WEB – Gli utenti reagiscono a seguito di stimoli ben specifici. Vanno valutate le modalità con cui stimolare gli utenti.
  • WORKFLOW – In base alle caratteristiche dei leads vengono attivati specifici flussi differenziati di email marketing.
  • NURTURING – I lead ricevono sempre maggiori informazioni per essere consapevoli del prodotto e/o servizio e spingerli ad una decisione finale.

 

3. FIDELIZZAZIONE

Attraverso gli strumenti del marketing automation è possibile creare un rapporto di fidelizzazione con i propri clienti. Questo serve a tenerli sempre aggiornati ed eventualmente risvegliarne l’interesse.

I clienti diventeranno primi promotori del prodotto e/o del servizio offerto anche attraverso lo story telling.

La soluzione ottimale è quella di utilizzare un CRM per la gestione di questo processo.

fidelizzazione

Strumenti:

  • GESTIONE DEI LEADS – E’ importante creare un rapporto privilegiato e di relazione con i propri clienti.
  • LEAD SCORING – Assegnare una  valutazione ai clienti ci permetterà di attivare iniziative sempre in linea con le loro aspettative.
  • AZIONI DI CROSS SELLING – Utilizzando la marketing automation è possibile attivare azioni proficue di cross selling.

 

Vuoi attivare un piano di Inbound Marketing strategico e operativo per il 2017?

 

leggi anche: Una ricetta per la migliore strategia di inbound marketing

 

 

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