Scalando la piramide della Brand Awareness…

Piramide brand awarness

L’espressione “brand awareness“, traducibile in italiano con “notorietà di marca”, è un parametro che indica quanto un brand, i suoi prodotti e i suoi servizi siano famosi e riconoscibili nella mente dei consumatori. L’obiettivo ultimo della brand awareness – il punto di arrivo auspicato da ogni brand – è di essere la prima marca, la prima alternativa a cui gli utenti pensano quando valutano l’acquisto di un determiato bene. Oltre a tale opzione, vi sono altri livelli di awareness.

L’economista statunitense ed esperto di marketing David Aaker (Fargo, 1938) definisce il brand come “un set di attività (o passività) collegate ad un segno distintivo (marchio, nome, logo) che si aggiungono (o sottraggono) al valore generato da un prodotto o servizio” e, nel 2001, ha teorizzato la “Piramide della brand awareness“, a quattro strati, per classificare il livello di notorietà di marca di un’azienda.

1) Alla base della piramide (“Unaware brand”), vi è la totale assenza di conoscenza del brand da parte dei consumatori.

2) Il livello successivo (“Brand recognition”) corrisponde ad una brand awareness superficiale: il brand viene riconosciuto tra le marche di una specifica categoria, ma solo se richiamato alla memoria con domande mirate (si parla infatti di “ricordo aiutato”).

3) Al livello della “Brand recall” (richiamo della marca), l’utente associa la marca ad una determinata tipologia merceologica in modo spontaneo, senza bisogno di stimoli.

4) L’apice della piramide è il “Top of mind”: il livello più alto della notorietà del brand, che è il primo che viene in mente al consumatore per un certo prodotto o servizio.

Per individuare oggettivamente la posizione di un’azienda nella piramide di Aaker, esistono diversi strumenti. Il più utilizzato è Google Analytics, che permette di ricavare informazioni e statistiche dettagliate sul traffico ricevuto sul proprio sito web (numero di visite, frequenza di rimbalzo, conversioni, provenienza dei visitatori…).

Utile, per chi gestisce professionalmente una pagina Facebook aziendale è anche la sezione Insights, che fornisce moltissimi dati sulla brand awareness. Incrociando i risultati di Analytics e Insights, sarà possibile definire una strategia SEO per incrementare ulteriormente il livello di notorietà della propria marca.

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